Bordeaux, terra di acqua e sabbia, di vini e pini
"Prendete Versailles, aggiungetevi Anversa e otterrete Bordeaux", diceva Victor Hugo. Oggi bisognerebbe completare la frase con Barcellona, perché la bella "girondina" dall'aria parigina ha messo il sole nel suo vino.
"La Perla d'Aquitania", a lungo denominata "La Bella Addormentata", si è risvegliata. Inserita nel 2007 nel Patrimonio mondiale dell'UNESCO, la città è stata eletta "European Best Destination" nel 2015, dimostrando ormai da qualche anno di essere indiscutibilmente diventata la vetrina di uno stile di vita alla francese. Si attardi a percorrere le strade pedonali lastricate, tra cui "Rue Sainte-Catherine", la pedonale più lunga d'Europa che si estende per oltre un chilometro, girovagando lungo i moli allestiti sulla Garonna, nelle innumerevoli piazze popolate dalle terrazze di caffè, bar e ristoranti, per poi fermarsi a degustare le ostriche, un'insalata delle Landes, un petto d'anatra accompagnato da un buon vino e, naturalmente, il tradizionale "cannelé", la star delle leccornie tipiche della regione.
"Terra di contrasti" tra vigneti e foreste, acqua dolce e acqua salata, grigio-blu del cielo e ocra limaccioso dei flutti: non più fiume ma non ancora oceano, l'estuario sorprende con un velo di mistero. Parta alla scoperta di questo universo paradossale, simile a un porto in campo aperto o a una campagna in alto mare.
Attraversi le grandi regioni vinicole alla scoperta del turismo enologico, che propone itinerari da seguire per conoscere una straordinaria e gustosa carta dei vini, da Médoc a Saint-Émilion. Si lasci stregare da Pomerol, Pauillac, Saint-Estèphe, Margaux e tutti i pregiati cru che rappresentano altrettanti inviti a viaggiare. I vini di Bordeaux hanno regalato fama e prosperità al Port de la Lune e vengono esportati in tutto il mondo, garantendo la straordinaria immagine dello stile di vita alla francese. "Ubriacatevi", scriveva Baudelaire, ma con moderazione se si ascolta la ragione.
Finalmente, più a ovest, l'Atlantico scatena le sue ondate in un promettente frastuono di nirvana oceanici per i surfisti, sempre alla ricerca dei luoghi giusti. Patteggiando con la brezza di mare, l'oceano crea montagne di sabbia ai piedi dei pini della foresta delle Landes oppure dà vita a un deserto sul mare, noto come Pilat, la duna che batte ogni record sia per dimensioni che per altezza. Dal "grande erg" si scende verso un impressionante piccolo specchio d'acqua interno, il Bacino di Arcachon, il cui accesso è protetto da passaggi che bisogna imparare a sfruttare. Una volta attraversati, si lasci trasportare da un impareggiato senso di relax.
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